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venerdì 27 dicembre 2013

Analisi di bilancio Autogrill trimestrale settembre 2013

Autogrill (post spin-off World Duty Free)

Ricavi -1,29%
Costo delle materie prime e merci -2,34%
Costo del personale -0,75%
Profitto lordo -0,79%
Margine di profitto lordo 36,34% (dal 36,16%)
Costo per affitti,concessioni,marchi +0,5%
Altri costi operativi -2,5%
Spese generali e amministrative / profitto lordo 77,31% (dal 77,30%)
Ammortamento e svalutazioni +4,415%
Ammortamento e svalutazioni / profitto lordo 13,42% (dal 12,75%)
Risultato operativo -7,8%
Oneri al netto dei proventi -25,25%
Utile netto +9,86%
Margine di profitto netto 1,02% (dal 0,92%)

Aspetti positivi: calo del costo delle merci; calo del costo del personale; calo degli altri costi operativi;forte calo degli oneri (vedesi calo del debito); aumento dell'utile netto;margine di profitto netto in leggero miglioramento; ammortamento/profitto lordo contenuto.

Aspetti negativi: calo dei ricavi; aumento del costo x affitti e concessioni; aumento dell'ammortamento; il margine di profitto lordo tra 20% e il 40% mostra la presenza di concorrenza; spese generali/profitto lordo elevate (rovinano il bilancio);margine di profitto netto minimo mostra una situazione di concorrenza accanita.

Stato patrimoniale

Attività immateriali -2,97%
Immobilizzazioni tecniche -8,9%
Rimanenze -11%
Crediti commerciali -11,59%
Debiti commerciali -12,02%
Patrimonio netto +10,44%
Debito a lungo termine -6,63%
Debito a breve termine -75,89%
Totale debito -23,87%
Debito lungo termine sul debito totale 92,12% (dal 75,12%)
Totale debito / utile netto 28,548 anni (dal 41,194 anni)

Aspetti positivi: calo delle rimanenze; aumento del patrimonio netto; calo del debito a breve; impressionante calo del debito a breve; forte calo del debito totale; totale debito/utile netto in nettissimo miglioramento.

Aspetti negativi: calo delle immobilizzazioni tecniche; calo dei debiti commerciali; debito totale/utile netto comunque alto (causa utile esiguo).

Cash flow da attività operative -27,51% ( dato negativo).

Studio settoriale:
Sui 9 mesi:
Distribuzione dei Ricavi
Aeroporti 48,98%
Autostrade 41,92%
Stazioni 3,99%
Altri 5,11%

Andamento Ricavi
Aeroporti +0,25%
Autostrade -3,59%
Stazioni +3,34%
Altri -12,64%

Sui 3 mesi
Andamento Ricavi
Aeroporti +1,05%
Autostrade -1,21%
Stazioni -0,47%
Altri -14,13%

Dislocazione geografica dei Ricavi
Nord America e Pacifico 48,42%
Italia 30,54%
Altri paesi europei 21,05%

Andamento Ricavi
Nord America e Pacifico -4,96%
Italia -6,91%
Altri paesi europei +6,3%

sabato 23 novembre 2013

Analisi di bilancio Banca Ifis trimestrale settembre 2013

Banca Ifis

Conto economico

Ricavi +22,90%
Interessi attivi +32,11%
Interessi passivi +38,54%
Margine d'interesse +27,1%
Margine d'interesse/interessi attivi 54,1% (dal 56,23%)
Commissioni attive -1,18%
Commissioni passive +13,47%
Commissioni nette -2,06%
Dividendi +833,33%
Risultato netto da attività da negoziazione +253,72%
Margine di intermediazione +15,81%
Crediti deteriorati +38,33%
Spese amministrative +29,39%
Costo del personale -3,28%
Accantonamenti -98,7%
Svalutazioni -16,65%
Proventi di gestione +10,60%
Utile netto +15,84%
Margine di profitto netto 21,83% (dal 23,16%)
Dal calcolo dell'utile netto sono esclusi 10,2 mln di guadagni derivanti da attività in vendita e 1,08 mln di perdite derivanti da differenze di cambio.

Aspetti positivi: forte aumento dei ricavi; forte aumento degli interessi attivi; forte aumento del margine di interesse; margine d'interesse/interessi attivi alto; enorme aumento dei dividendi e dei guadagni da attività da negoziazione; aumento del margine di intermediazione; calo del costo del personale; azzeramento degli accantonamenti; forte calo delle svalutazioni (materiali e immateriali);aumento dei proventi di gestione;forte aumento dell'utile netto;margine di profitto netto superiore al 20%.

Aspetti negativi: forte aumento degli interessi passivi; margine d'interesse/interessi attivi in leggero calo;calo delle commissioni attive; forte aumento delle commissioni passive;calo delle commissioni nette;forte aumento dei crediti deteriorati;forte aumento delle spese amministrative;margine di profitto netto in leggero calo.

Stato patrimoniale

Attività nn correnti +41,57%
Immobilizzazioni tecniche +0,91%
Attività immateriali +11,26%
Attività finanziarie detenute fino a scadenza +42,91%
Attività correnti +7,23%
Crediti verso clienti -2,39%
Crediti deteriorati/crediti verso clienti 16,83% (19,20%)
Crediti in sofferenza e in incaglio/crediti verso clienti 5,90% (dal 9,29%)
Crediti verso banche -28,29%
Attività finanziarie disponibili alla vendita +28,22%
Liquidità -3,57%
Altre attività +30,19%
Attività totali +21,23%
Debiti verso banche -5,27%
Debiti verso la clientela +24,13% (raccolta) di cui
Pronti contro termine +19,67%
Rendimax +28,39%
Altre passività -13,01%
Passività da negoziazione -66,58%
Passività totali +21,44%
Debito totale -0,91%
Patrimonio netto +25,98%
Debito totale / Utile netto 8,723 anni (dal 10,199)
Pass/Attività 0,9637 (dal 0,9620)
Core Tier 1 14,3% (dal 12,1%)
Portafoglio titoli +36,25%
Titoli di Stato Ita 99,27% di cui
fino a 3 mesi 0,43%
3-6 mesi 14,13%
6 mesi-1 anno 30,35%
1-2 anni 9,30%
2-5 anni 43,72%
5-10 anni 2,07%

Aspetti positivi: forte aumento delle attività nn correnti;aumento delle immobilizzazioni tecniche;forte aumento delle attività finanziarie detenute fino a scadenza;aumento delle attività correnti; crediti deteriorati in calo e sotto controllo; forte aumento delle attività finanziarie disponibili alla vendita; forte aumento delle altre attività;forte delle attività totali;calo dei debiti verso le banche;aumento della raccolta grazie soprattutto a Rendimax (con interessi sotto controllo);calo delle altre passività;forte calo delle passività da negoziazione;calo del debito totale;debito totale/utile netto in calo e ottimo; Core Tier 1 sopra l'8% e in miglioramento,forte aumento del patrimonio netto.

Aspetti negativi: calo della liquidità; forte aumento delle passività totali; pass/attività in leggero peggioramento ma elevato.

N.B.
Elevata esposizione sul Debito Italiano.


sabato 9 novembre 2013

Analisi di bilancio Snam trimestrale settembre 2013

Snam

Conto economico

Ricavi +3,82%
Costi operativi +9,13%
Ammortamento e svalutazioni +9,04%
Proventi finanziari -28,21%
Oneri finanziari  -42,56% (ma Oneri su debiti finanziari +57,32%) (il calo è dovuto all'estinzione dei contratti derivati IRS)
Oneri / Utile di gestione 23,95% (dal 41,8%)
Oneri su debiti finanziari/Utile di gestione 24,80% (dal 15,81%)
Utile netto +31,38%
Margine di profitto netto 25,6% (dal 20,23%)
Utile x azione +33,33%

Aspetti positivi:aumento dei ricavi;forte calo degli oneri finanziari netti;oneri netti/utile di gestione in forte calo;
forte aumento dell'utile netto;Margine di profitto netto in miglioramento e superiore al 20%.
Aspetti negativi:aumento dei costi operativi; forte aumento degli oneri su debiti finanziari;oneri/utile di gestione oltre il 10%;oneri su debiti finanziari/utile di gestione in aumento e oltre il 10%.

Stato patrimoniale

Attività nn correnti +3,37%
Immobilizzazioni tecniche +0,41%
Attività immateriali +0,81%
Partecipazioni +113,95%
Altre attività nn correnti +32,31%
Attività correnti -4,48%
Rimanenze -19,31%
Crediti commerciali +4,1%
Liquidità -80%
Altre attività correnti -45,22%
Attività totali +2,51%
Passività nn correnti -3,25%
Debito a lungo termine -3,02%
Passività correnti +50,46%
Debito a breve termine +83,31%
Debiti commerciali +16,45%
Passività totali +4,43%
Debito totale +2,35%
Patrimonio netto -2,93%
Debito totale / Utile netto 20,343 anni (da 26,113 anni)
Debito a lungo termine / Debito totale 88,86% (dal 93,78%)
Quoz. Liquidità 0,6604 (dal 1,040)
Pass/Attività 0,7519 (dal 0,7380)

Aspetti positivi:aumento delle attività nn correnti;aumento delle immobilizzazioni tecniche;enorme aumento delle partecipazioni;forte aumento delle altre attività nn correnti;aumento delle attività totali;calo delle passività nn correnti;calo del debito a lungo termine;debito tot/utile netto in miglioramento.

Aspetti negativi:calo delle attività correnti;forte calo della liquidità;forte calo delle altre attività correnti;forte aumento delle passività correnti;enorme aumento del debito a breve termine;aumento delle passività totali;calo del patrimonio netto;quoz. di liquidità in netto peggioramento e minore di 1 (rischio liquidità);pass/att in peggioramento e sempre alto.

Rendiconto dei flussi di cassa

Flusso di cassa da attività operative +533,2%
Flusso di cassa per attività di investimento +40,95%
Flusso di cassa da attività di finanziamento -122,61%
Dividendi +7,19%
Ocf - flusso di cassa da attività di investimento - dividendi = -342 mln (dividendo non sostenibile)
Interessi pagati +22,05% 

Aspetti positivi: impressionante aumento del flusso di cassa da attività operative.

Aspetti negativi:dividendi in aumento e non sostenibili; forte aumento degli interessi pagati.




venerdì 1 novembre 2013

Banca Marche,commissariamento e bilancio

E' stata commissariata definitivamente  Banca Marche, dopo le perdite certificate per circa 800 milioni. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, su proposta della Banca d’Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca delle Marche, e la sua sottoposizione alla procedura di amministrazione straordinaria.

Le criticità del bilancio 2012 sono diverse.

Guardando il conto economico (pagina 37) si nota subito l'utile netto negativo (-528 mln). Rispetto al 2011 parliamo di -492,34%. Nonostante un margine di intermediazione salito del 9,86%.
Il risultato pessimo è dovuto alla rettifica di valore dei crediti deteriorati (1039 mln) in aumento rispetto al 2011 del 662,34%. Questo fattore ha comportato un calo del 168,31% del risultato netto derivante dalla gestione finanziaria. 
Andando più in profondità e quindi studiando la situazione creditoria (pagina 71); si nota come vi sia un peggioramento della qualità dei crediti verso la clientela. Nel 2011 i crediti deteriorati sul totale erano il 14,03%. Nel 2012 il 22,55%. Tra questi, vi è stato un peggioramento del leasing finanziario (dal 35,65% al 46,13%); dei mutui (dal 11,39% al 20,32%); dei conti correnti (dal 9,92% al 23,39%).
Parliamo quindi di 3,4 miliardi di crediti deteriorati, l'88% verso imprese non finanziarie.
La problematica si riversata naturalmente sul debito. Infatti i debiti verso le banche (pagina 36) sono aumentati del 56,04% (5,1 mld).
La società ha tentato anche la via dell'aumento di capitale (sottoscritto interamente nel 2012).
Ma la concessione di crediti ''facili'' all' immobiliarista Vittorio Casale; al gruppo di costruzioni Lanari, alla pugliese Ciccolella; e all'imprenditore Giovanni Mazzaro Canio, ex marito di Daniela Santanchè di Fabio Pavesi ;ha affossato il bilancio. La grossa problematica è il continuo deterioramento anche della componente creditoria attualmente non a rischio. Questo significa nuove rettifiche di valore.
Il patrimonio netto del Gruppo ha subito un calo del 20,12%. I crediti deteriorati rappresentano quindi 3,54 volte il patrimonio netto (pari a 959 mln).
A fronte di una semestrale 2013 con perdite di 232 mln servirebbe almeno un aumento di capitale di 500 mln. Il Total Capital Ratio scende sempre più al di sotto dei limiti regolamentari dell’8%: ora è al 6,64%. Sempre nella semestrale si denota un Margine di interesse in riduzione su base annua del 27,4% per l’effetto congiunto di un incremento degli oneri passivi del 3,4% e di una contrazione degli interessi attivi del 13,1%, quest’ultima, in particolare, ascrivibile – oltre che ai tassi di mercato per gli impieghi su valori storicamente minimi – al venir meno dei flussi di interessi sui crediti passati a sofferenza negli ultimi 12 mesi e a minori interessi sul portafoglio titoli, anche in conseguenza della riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiano.Il patrimonio di base del Gruppo scende da 873 milioni di euro del 31 dicembre 2012 a 643 milioni di euro .
 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’emissione di un prestito subordinato di classe Upper Tier 2 per un massimo di 100 milioni di euro, che al 30 giugno risulta sottoscritto per 20 milioni e successivamente per ulteriori 5 milioni di euro (altri debiti). Aumentano naturalmente i crediti deteriorati.


lunedì 21 ottobre 2013

Analisi di bilancio Falck Renewables semestrale giugno 2013

Falck Renewables

Conto economico

Ricavi +8,41%
Costo del venduto -7,33%
Profitto lordo +32,24%
Margine di profitto lordo 48,52% (dal 39,78%)
Costo del personale +2,07
Spese generali e amministrative -8,82% 
Risultato operativo +46,22%
Oneri finanziari al netto dei proventi +9,88%
Interessi / Utile di gestione 57,41% (dal 75%)
Utile netto +259,47%
Margine di profitto netto 12,52% (dal 3,78%) 

Aspetti positivi: aumento dei ricavi; calo del costo del venduto; forte aumento del profitto lordo; margine di profitto lordo in miglioramento ; calo delle spese generali e amministrative; impressionante aumento dell'utile netto; miglioramento importante del margine di profitto netto che supera il 10%.
Aspetti negativi: aumento del costo del personale; aumento degli oneri netti.Interessi pagati elevati.
Stato patrimoniale

Attività nn correnti -2,76%
Immobilizzazioni tecniche -2,36% 
Attività immateriali  -3,21% 
Attività correnti -3,43%
Rimanenze +63,6%
Crediti commerciali -0,26%
Liquidità +1,82%
Attività totali -2,9%
Passività nn correnti -7,11%
Debito a lungo termine -7,68%
Passività correnti -4,66%
Debito a breve termine -22,21%
Debiti commerciali -0,91%
Passività totali  -6,75%
Debito totale -8,95%
Patrimonio netto +9,8%
Debito totale / Utile netto 46,515 anni (dal 83,298 anni)
Debito a lungo termine / Debito totale 93,72% (dal 92,43%)
Quoz. Liquidità 1,858 (dal 1,835)
Pass/Attività 0,7376 (dal 0,7679)

Aspetti positivi: aumento della liquidità; calo del debito a lungo termine; calo delle passività nn correnti; calo delle passività correnti; forte calo del debito a breve termine; calo delle passività totali; calo del debito totale; aumento del patrimonio netto; debito tot/ utile netto in nettissimo miglioramento; debito principalmente a lungo termine; eccellente quoz. di liquidità; pass/att in miglioramento.

Aspetti negativi: calo delle attività nn correnti; calo delle immobilizzazioni tecniche; calo delle attività correnti; discrepanza dell'andamento tra rimanenze-crediti commerciali e ricavi; calo delle attività totali; debito totale/ utile netto comunque molto elevato; pass/att elevato.
Rendiconto dei flussi di cassa

Flusso di cassa da attività operative +37,14%
Flusso di cassa per attività di investimento -45,63%
Flusso di cassa da attività di finanziamento -195,07% (rimborso di una parte del debito)
Interessi pagati: +11,93%

Aspetti positivi : forte aumento dei flussi da attività operative; importantissimo rimborso del debito.

Aspetti negativi: aumento degli interessi pagati (in futuro saranno meno).

domenica 20 ottobre 2013

Analisi di bilancio Salvatore Ferragamo semestrale giugno 2013

Salvatore Ferragamo

Conto economico

Ricavi +10,54%
Costo del venduto +12,26%
Profitto lordo +9,55%
Margine di profitto lordo 63,06% (dal 62,62%)
Costi di vendita e distribuzione +4,65%
Costi di marketing -7,15%
Costo del personale e amministrativi +3,90%
Costi di sviluppo +15,02%
Risultato operativo +26,24%
Proventi finanziari +61,73%
Oneri finanziari -0,59%
Interessi / Utile di gestione 1,73% (dal 1,49%)
Utile netto +55,25%
Margine di profitto netto +13,895% (dal 9,89%)
Utile x azione +80,45%

Aspetti positivi: forte aumento dei ricavi; aumento del profitto lordo;margine di profitto lordo elevato;calo dei costi di marketing;forte aumento del risultato operativo;calo degli oneri;enorme aumento dei proventi finanziari;interessi esigui;enorme aumento di utile netto e utile per azione;margine di profitto netto superiore al 10% in netto miglioramento.

Aspetti negativi: forte aumento del costo del venduto e dei costi di sviluppo dei prodotti; aumento dei costi di vendita e dei costi amministrativi.

Stato patrimoniale

Attività nn correnti +2,93%
Immobilizzazioni tecniche +0,89%
Attività immateriali +10,09% 
Altre attività nn correnti +29,57%
Altre attività finanziarie nn correnti +5,67%
Attività correnti +7,4%
Rimanenze +15,43%
Crediti commerciali +33,7%
Liquidità -37,22%
Altre attività correnti +14,1%
Attività totali +9,13%
Passività nn correnti -2,43%
Debito a lungo termine +1,33%
Passività correnti +1,84%
Debito a breve termine -12,3%
Debiti commerciali +18,97%
Passività totali +1,24% 
Debito totale -9,65%
Patrimonio netto +13,19%
Debito totale / Utile netto 2,206 anni (da 3,791 anni)
Debito a lungo termine / Debito totale 21,81% (dal 19,44%)
Quoz. Liquidità 1,355 (dal 1,285)
Pass/Attività 0,5804 (dal 0,6073)

Aspetti positivi: aumento attività nn correnti; aumento immobilizzazioni tecniche; forte aumento altre attività nn correnti; aumento attività correnti; rimanenze e crediti commerciali in linea con l'aumento dei ricavi; aumento altre attività correnti;aumento attività totali; calo passività nn correnti; forte calo del debito a breve termine;calo del debito totale;forte aumento del patrimonio netto;debito totale/utile netto eccellente e in netto miglioramento;quoz. di liquidità ottimo e in miglioramento; pass/att buono e in miglioramento.

Aspetti negativi: forte calo della liquidità; aumento del debito a lungo termine; aumento delle passività totali; debito in maggioranza a breve termine.

Rendiconto dei flussi di cassa

Flusso di cassa da attività operative +279,12%
Flusso di cassa per attività di investimento -50,38%
Flusso di cassa da attività di finanziamento -6187,91%
Dividendi pagati: +17,86%

Aspetti positivi : enorme aumento del flusso di cassa operativo; enorme calo di nuovi finanziamenti.




domenica 13 ottobre 2013

INCIDENZA DELLA GESTIONE NON CARATTERISTICA

INCIDENZA DELLA GESTIONE NON CARATTERISTICA=

UTILE NETTO/RISULTATO OPERATIVO (EBIT)

Esprime l’incidenza della gestione non caratteristica sul risultato operativo. In pratica l’indice esprime l’ammontare dell’utile netto su 100 di risultato operativo. La differenza tra risultato operativo e risultato economico è dovuta in gran parte alla gestione finanziaria.

Questo rapporto ci dice quanto utile netto rimane dall'utile operativo dopo l'effetto degli interessi passivi, degli eventi finanziari, degli eventi straordinari della gestione atipica e delle imposte.

Evidenzia l’influenza della gestione finanziaria, straordinaria, e fiscale sul risultato d’esercizio; se queste gestioni influiscono negativamente sulla formazione del reddito, come frequentemente succede, il risultato di questo indice risulta < 1.

Se consideriamo poi che le imposte incidono in modo proporzionale constatiamo che tale indice, in condizioni normali di gestione, in assenza di gestione straordinaria e atipica, è influenzato pesantemente dalla gestione finanziaria ed in particolare dalla presenza di interessi passivi.

Quindi molto spesso il peggioramento di questo indice è dovuto ad un maggiore indebitamento con conseguente incremento degli oneri finanziari.

Se leggiamo questo indice non in termini percentuali, ma unitari, vediamo che un indice pari ad 1 (reddito operativo =utile di esercizio) evidenzia (caso abbastanza raro) una neutralità o assenza delle gestioni finanziarie, atipiche, straordinarie fiscali.

Questo indice tenderà a diminuire scendendo al di sotto dell’unità quanto più le gestioni sopra dette e, in condizioni di normalità, la gestione finanziaria peseranno sul risultato economico.

sabato 12 ottobre 2013

ROT = Indice di rotazione degli impieghi

ROT = RICAVI DI VENDITA / TOTALE IMPIEGHI (CAPITALE INVESTIMENTO  NETTO OVVERO PATRIMONIO NETTO + INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO)

Immaginiamo, per assurdo, due aziende del tutto uguali sia dal punto di vista strutturale che patrimoniale.
In queste due aziende “gemelle” il totale degli impieghi è identico.

Orbene ipotizziamo che una di queste due aziende, molto più dinamica sul mercato, faccia fare ai propri dipendenti doppi turni per raddoppiare la produzione al fine di soddisfare le richieste dei propri prodotti. Questa seconda impresa presenterebbe un volume di ricavi doppio rispetto all’altra.

In considerazione di quanto detto il ROT della azienda che effettua i doppi turni, è di gran lunga migliore rispetto all’altra.

Ciò premesso, il ROT esprime il grado di sfruttamento degli impianti e la dinamicità dell’impresa sul mercato.

Il ROT esprime il numero di volte in cui il capitale investito ritorna sotto forma di vendite in un anno amministrativo. Se l’indice è pari a 12 significa che il capitale investito ritorna sotto forma di vendite una volta al mese. L’indice aumenta, a parità di capitale impiegato, con l’aumentare del volume delle vendite.

Il ROT, insieme al ROS, influenza profondamente il ROI. E di conseguenza anche il ROE
Per ottenere un miglioramento del ROI, rendimento degli investimenti, occorre vendere con un maggiore margine (ROS) e vendere di più (ROT). Ma le due cose spesso sono contrastanti:

-se il miglioramento del margine avviene attraverso un aumento di prezzi, necessariamente si assisterà ad una contrazione delle vendite con conseguente peggioramento del ROT e con dubbi effetti sul rendimento degli investimenti (ROI).

-se il miglioramento del margine , invece, avviene attraverso un miglioramento della efficienza produttiva con conseguente riduzione dei costi non avremo una contrazione delle vendite con conseguente peggioramento del ROT e quindi il risultato sarà un miglioramento del rendimento degli investimenti (ROI).
In conclusione un elevato ROI con conseguente elevato ROE può essere ottenuto:

-Vendendo molto con ricariche basse sui costi di acquisto e conseguenti prezzi bassi (ROT alto, ROS basso), esempio la vendita nella grande distribuzione

Oppure

-Vendendo poco con ricariche alte sui costi di acquisto e conseguenti prezzi alti (ROT basso, ROS alto) esempio la vendita nei piccoli negozi di vicinato.

ROS = Tasso di rendimento sulle vendite

ROS = RISULTATO OPERATIVO (EBIT) / RICAVI DELLE VENDITE

Premessa:
se immaginiamo di vendere un solo prodotto, il denominatore verrebbe a corrispondere con il prezzo di vendita mentre il numeratore rappresenta l’utile lordo (senza tener conto della gestione finanziaria, straordinaria, atipica e delle imposte) dedotti i costi sostenuti per ottenere quel prodotto.
Ricavi delle vendite – Costi operativi = Risultato operativo

Per migliorare il ROS:

-si potrebbe agire sul denominatore aumentando i prezzi per far aumentare i ricavi; questa operazione rischiosa potrebbe rivelarsi controproducente in quanto potrebbe contrarsi il volume delle vendite con conseguente riduzione dei ricavi

-meglio agire sul numeratore migliorando il reddito operativo attraverso la compressione dei costi ottenuta migliorando la efficienza aziendale.

Il ROS esprime la percentuale di guadagno lordo in termini di risultato operativo su 100 di vendite nette.

L’indice è tanto più soddisfacente quanto più risulta elevato. Il ROS aumenta con l’aumentare dei ricavi e con il diminuire dei costi. I ricavi possono aumentare sia incrementando il volume delle vendite, sia incrementando i prezzi di vendita. In regime di libera concorrenza non è possibile aumentare contemporaneamente il volume di vendita ed i prezzi di vendita; infatti, di norma, un aumento dei prezzi di vendita causa una contrazione del volume delle vendite.

Per questo motivo il valore del ROS deve sempre essere analizzato assieme ad un altro indice: il tasso di rotazione degli impieghi.

Analizzando un bilancio, se ad un miglioramento del ROS corrisponde un tasso di rotazione degli impieghi sostanzialmente stabile o addirittura maggiore sicuramente, il miglioramento è dovuto ad una riduzione dei costi conseguenti ad un miglioramento dell’efficienza aziendale.

Naturalmente questo indice influenza notevolmente il ROI (rendimento degli investimenti) e di conseguenza anche il ROE (redditività del Capitale proprio): migliore è il ROS tanto migliore sarà il ROI

Un aumento del ROS causa spesso una diminuzione del ROT http://poetryandtrading.blogspot.it/2013/10/rot-indice-di-rotazione-degli-impieghi.html  e viceversa. L’azienda dovrà tenere sotto controllo i due indici cercando di trovare il punto di equilibrio in cui il ROI esprime il valore più alto possibile.

L'indice R.O.S. può assumere valori:
R.O.S. = maggiore di zero
Significa che una parte di ricavi è ancora disponibile dopo la copertura di tutti i costi inerenti alla gestione caratteristica. Esprime la capacità dei ricavi della gestione caratteristica a contribuire alla copertura dei costi extra-caratteristici, oneri finanziari, oneri straordinari e a produrre un congruo utile quale remunerazione del capitale proprio.
R.O.S. = zero
La capacità remunerativa del flusso di ricavi caratteristici è limitata alla sola copertura dei costi della gestione caratteristica. In questo caso, la copertura degli oneri finanziari, degli oneri straordinari e l’utile dipendono dalla presenza di risorse extra-caratteristiche quali proventi finanziari e proventi straordinari.
R.O.S. = negativo
Viene segnalata l'incapacità dei ricavi caratteristici a coprire i costi della gestione caratteristica, oltre che, s'intende, i costi finanziari, i costi straordinari e la remunerazione del capitale proprio. E’ questo è il sintomo di una gravissima crisi produttiva e gestionale.

ROI = Tasso di redditività del capitale investito

ROI = RISULTATO OPERATIVO (EBIT) / TOTALE IMPIEGHI (CAPITALE INVESTIMENTO  NETTO OVVERO PATRIMONIO NETTO + INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO)

Il ROI rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto al ROE; esso rappresenta il rendimento dell’attività tipica confrontato con tutti gli investimenti effettuati nella attività tipica.

Il ROI sintetizza il rendimento della gestione tipica dell'azienda in base a tutto il capitale in essa investito (capitale proprio + capitale di terzi), al lordo degli oneri finanziari, degli oneri fiscali ed è indipendente dai risultati della gestione non caratteristica e straordinaria.

Tale indice evidenzia la nostra bravura nel far fruttare sia il capitale dei soci (capitale proprio) ma anche quello dei terzi finanziatori (debiti).

In definitiva il ROI prescinde completamente da ogni considerazione di natura finanziaria e fiscale. Esprime pertanto il rendimento dell'investimento effettuato nell'attività tipica dell'azienda ed esso dovrà successivamente essere suddiviso in tre componenti:
a) la remunerazione dei finanziamenti dei terzi;
b) l'incidenza fiscale;
c) l'utile degli azionisti o soci.

L'impresa potrà confrontare il proprio indice ROI con quello dei concorrenti allo scopo di comprendere meglio le risultanze del proprio rendimento dell'investimento nella gestione caratteristica rispetto a quello degli altri operatori. Nell'ipotesi in cui esso risulti notevolmente inferiore, anche alla media del settore, l'impresa stessa dovrà approfondire e cercare i motivi per cui essa risulti in stato di crisi.
Il ROI è il rendimento degli investimenti effettuati e deve essere confrontato con il costo percentuale medio del capitale finanziato a titolo di prestito (tasso di interesse applicato dalle banche sui finanziamenti concessi “I”)

E’ possibile avere i seguenti casi:
ROI > I In questo caso il rendimento degli investimenti effettuati dall’azienda è maggiore del costo percentuale medio del capitale finanziato a titolo di prestito e quindi conviene indebitarsi in quanto il denaro rende di più di quanto venga pagato. La leva finanziaria produce un effetto moltiplicatore positivo nei confronti del ROE;
ROI = I In questo caso il rendimento degli investimenti effettuati e il costo percentuale medio del capitale finanziato a titolo di prestito si equivalgono e la leva finanziaria ha un effetto nullo (matematicamente è una moltiplicazione per 1);
ROI < I In questo caso il rendimento degli investimenti effettuati è minore del costo percentuale medio del capitale finanziato a titolo di prestito e la leva finanziaria fa un effetto moltiplicatore negativo nei confronti del ROE.

Sfruttare la leva finanziaria, in sostanza, vuol dire prendere in prestito dei capitali confidando nella propria capacità di investirli ottenendo un rendimento maggiore del tasso di interesse richiesto dal prestatore. L'uso della leva finanziaria è tipico degli investimenti azionari in prodotti derivati (futures) ecc.

Il ROI è dunque la spia della capacità reddituale dell'impresa della redditività della gestione caratteristica e dipende dai seguenti fattori:
ROS: dai margini di utile che si realizzano per il ciclo "acquisto materie prime (o merci se si tratta di impresa commerciale), trasformazione in prodotti finiti e loro vendita" (redditività delle vendite). Rotazione del capitale investito, cioè dalla velocità con cui si ripete questo ciclo di produzione, nel corso del periodo, grado di sfruttamento degli impianti .

Per migliorare il R.O.I.:
l'impresa che ha un basso margine sulle vendite (prezzi bassi) dovrà conseguire una elevata rotazione del capitale investito (vendere molto anche a costo di bassi margini sulle vendite) per ottenere un rendimento ROI soddisfacente,
al contrario l'impresa che ha una bassa rotazione del capitale investito (vende poco) deve accontentarsi di vendere poco con prezzi alti conseguendo una politica di alti margini sulle vendite.

ROE = Tasso di redditività del capitale proprio

ROE = UTILE NETTO / PATRIMONIO NETTO

Indica il rendimento del capitale proprio.
Deve essere rapportato con il rendimento di investimenti alternativi a basso rischio (Bot, CCt ......).
La differenza tra i due rendimenti è il premio al rischio. Se il premio al rischio è zero o negativo l'investitore non ha ipoteticamente alcun incentivo a investire nella società.

Il ROE dipende da =
ROI http://poetryandtrading.blogspot.it/2013/10/roi-tasso-di-redditivita-del-capitale.html
LEVERAGE
INCIDENZA DELLA GESTIONE NON CARATTERISTICA http://poetryandtrading.blogspot.it/2013/10/incidenza-della-gestione-non.html
ROS http://poetryandtrading.blogspot.it/2013/10/ros-tasso-di-rendimento-sulle-vendite.html
TASSO DI ROTAZIONE DEGLI IMPIEGHI


Il ROE dipende quindi  direttamente da: ROI – Leverage – Inc. gest. Extracaratteristica

Vediamo i rispettivi ruoli

Il ROE è influenzato essenzialmente dal ROI:

Il rendimento del capitale proprio (ROE) è tanto maggiore quanto maggiore è la capacità dell’azienda a far fruttare i propri investimenti (ROI)

A questo si innestano due elementi l’uno con effetto positivo l’altro con effetto negativo sul risultato (ROE)

L’indebitamento, per il fatto di essere sempre superiore a 1 fa lievitare il risultato,(ROE) e quindi svolge un effetto moltiplicativo

L’incidenza della gestione extracaratteristica, per il fatto di essere sempre inferiore a 1 fa decrescere il risultato,(ROE) e quindi svolge un effetto frenante.

Ad maggiore indebitamento corrisponde un miglioramento del LEVERAGE ma corrisponde anche aumento degli interessi passivi con conseguente peggioramento dell’INCIDENZA DELLA GESTIONE EXTRACARATTERISTICA.

Il ROE crescerà se l’effetto moltiplicativo dell’indebitamento sarà maggiore dell’effetto negativo dovuto al peggioramento dell’INCIDENZA DELLA GESTIONE EXTRACARATTERISTICA.

E questo è possibile solamente se, come detto, il tasso di rendimento degli investimenti sarà maggiore del tasso di interesse pagato sui finanziamenti.

Come detto il ROE è influenzato pesantemente dal ROI.

Il ROI a sua volta è influenzato dal rendimento delle vendite (ROS) e dal grado tasso di rotazione degli impieghi (ROT)
In conclusione, per ottenere un elevato ROE occorre che il rendimento dei nostri investimenti sia alto e ciò è ottenibile incrementando il margine sulle vendite (ROS) o il grado di sfruttamento degli impianti (ROT)

lunedì 26 agosto 2013

Analisi di bilancio Telecom Italia semestrale giugno 2013

Telecom Italia

Conto economico

Ricavi -6,92%
Costo dei servizi e materiale -5,32%
Profitto lordo -9,46%
Margine di profitto lordo 54,84% (dal 56,38%)
Costo del personale -3,74%
Altri costi +4,905%
Ammortamento e svalutazioni +83,57% di cui 
Ammortamento -3,25%
Svalutazioni da 0 mln nel 2012 a 2,2 mld nel 2013
Ammortamento/Profitto lordo 34,04% (dal 31,85%)
Proventi finanziari +16,90%
Oneri finanziari +11,28%
Oneri / Utile di gestione 690,08% (dal 68,43%)
Utile netto -213,285%
Margine di profitto netto -10,14% (dal 8,335%)
Senza le svalutazioni l'utile netto sarebbe stato di 806 mln -35,10% e il Margine di profitto netto 5,81%

Aspetti positivi: calo del costo dei servizi; calo del costo del personale; calo dell'ammortamento;  forte aumento dei proventi finanziari.

Aspetti negativi: calo dei ricavi; margine di profitto lordo in calo; aumento di altri costi operativi; enorme aumento delle svalutazioni; ammortamento/profitto lordo elevato e in aumento; oneri finaziari in forte aumento; oneri/utile di gestione elevatissimo; crollo enorme dell'utile netto; margine di profitto netto ampiamente negativo e in nettissimo peggioramento.

Stato patrimoniale

Attività nn correnti -7,50%
Immobilizzazioni tecniche -4,08%
Attività immateriali -6,57%
Altre attività nn correnti -23,88% di cui
Attività finanziarie nn correnti -37,78%
Attività correnti -11,74%
Rimanenze +22,94%
Crediti commerciali +1,27%
Attività finanziarie correnti +46,02%
Liquidità -35,54%
Attività totali -8,39%
Passività nn correnti -7,80%
Debito a lungo termine -7,75%
Passività correnti -6,125%
Debito a breve termine +6,195%
Debiti commerciali -13,33%
Passività totali -7,28%
Debito totale -5,68%
Patrimonio netto -11,01%
Debito totale / Utile netto rapportato ad un utile virtuale di 806 mln = 48,325 anni (da 33,248 anni)
Debito a lungo termine / Debito totale 83,23% (dal 85,11%)
Quoz. Liquidità 0,9064 (dal 0,9640)
Pass/Attività 0,7118 (dal 0,7033)

Aspetti positivi: forte aumento delle attività finanziarie correnti; calo delle passività nn correnti; calo del debito a lungo termine; calo delle passività correnti; calo delle passività totali; calo del debito totale.

Aspetti negativi: calo delle attività nn correnti; calo delle immobilizzazioni tecniche; forte calo delle attività finanziarie nn correnti; forte calo delle attività correnti; forte calo della liquidità; calo delle attività totali; aumento del debito a breve termine; rimanenze in forte aumento con ricavi in calo; forte calo dei debiti commerciali; forte calo de patrimonio netto; quoz. di liquidità minore di 1 (rischio crisi di liquidità); debito tot/utile netto elevato; pass/attività in peggioramento.

Rendiconto dei flussi di cassa

Cash flow da attività operative -22,39%
Cash flow da attività di investimento invariato
Cash flow da attività di finanziamento -53,1% (rimborso di debito)
Dividendi 498 mln (applausi per la follia del management)
Interessi pagati -12%
Interessi/utile di gestione 467,42%
Aspetti positivi: calo del debito e degli interessi pagati

Aspetti negativi: elargizione del dividendo con utile negativo; forte calo del cash flow da attività operative; gli interessi affondano ancora l'utile.



domenica 25 agosto 2013

Analisi di bilancio Ima semestrale giugno 2013

Ima

Conto economico

Ricavi +10,05%
Costi operativi +8,62% di cui 
Costo dei servizi +7,4%
Costo del personale +6,26%
Costo delle materie prime +5,93%
Ammortamento e svalutazioni -3,45%
Utile di gestione +25,75%
Proventi finanziari -37,84%
Oneri finanziari -30,23%
Oneri / Utile di gestione 17,80% (dal 32,09%)
Utile netto +106,72%
Margine di profitto netto 8,46% (dal 4,5%)
Utile x azione +108,33%

Aspetti positivi: forte aumento dei ricavi; calo dell'ammortamento e svalutazioni; oneri/utile di gestione in netto miglioramento; forte calo degli oneri; margine di profitto netto in miglioramento ma sempre sotto il 10%; esplosione dell'utile netto e quindi dell'utile x azione.

Aspetti negativi: aumentano i costi operativi tra cui aumenta il costo del personale, dei servizi e delle materie prime.Forte calo dei proventi finanziari.

Stato patrimoniale

Attività nn correnti -8,64%
Immobilizzazioni tecniche +2,17%
Attività immateriali -19,34%
Partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto +36,87%
Attività finanziarie +16,13%
Strumenti derivati totali +11,11%
Attività correnti +6,61%
Rimanenze +0,97%
Crediti commerciali +4,83%
Attività finanziarie +89,19%
Liquidità +19,01%
Attività totali +6,95%
Passività nn correnti +5,1%
Debito a lungo termine +14,85%
Derivati totali -66,67%
Passività correnti +6,35%
Debito a breve termine +4,14%
Debiti commerciali +6,41%
Passività totali +10,45%
Debito totale +10,12%
Patrimonio netto -4,795%
Debito totale / Utile netto 8,253 anni (dal 15,493 anni)
Debito a lungo termine / Debito totale 58,18% (dal 55,78%)
Quoz. Liquidità 1,11 (dal 1,107)
Pass/Attività 0,803 (dal 0,7787)

Aspetti positivi: aumento delle immobilizzazioni tecniche; forte aumento delle partecipazioni; forte aumento delle attività finanziarie; aumento dei crediti commerciali in linea con i ricavi; forte aumento della liquidità; aumento delle attività totali; forte calo delle passività dovute a derivati; debito totale/utile netto in nettissimo miglioramento (grazie all'utile); quoz. di liquidità discreto; aumento dei debiti commerciali.

Aspetti negativi: calo delle attività nn correnti (causa calo delle attività immateriali); aumentano le attività derivanti da strumenti derivati; aumentano sia le passività nn correnti sia quelle correnti; forte aumento del debito a lungo termine; aumenta il debito a breve e il debito total. Forte aumento delle passività totali; pass/attività elevato e in peggioramento.

Rendiconto dei flussi di cassa

Flusso di cassa  da attività operativa +192,52%
Flusso di cassa  da attività di investimento +521,43% importante vendita di patecipazioni
Flusso di cassa  da attività di finanziamento +49,37% (nuovo debito)

Aspetti positivi: enorme aumento del cash flow da attività operativa.

Aspetti negativi: aumenta il debito (classico problema delle Pmi).



Analisi di bilancio Eni semestrale giugno 2013

Eni

Conto economico

Ricavi -6,74%
Costi per servizi,acquisizione altro +1,945%
Costo del personale +13,99%
Ammortamento e svalutazioni -19,40%
Proventi finanziari -48,035%
Oneri finanziari -42,73%
Oneri / Utile di gestione 71,96% (dovuto al calo dell'utile di gestione)
Derivati -90,5%
Oneri finanziari al netto dei proventi -6,24%
Fair value delle partecipate con il metodo del patrimonio netto -40,64%
Proventi su partecipazioni -55,23%
Utile netto -50,86%
Margine di profitto netto 3,05% (dal 5,79%)
Utile x azione -52,83%

Aspetti positivi: forte calo  delle svalutazioni (-92,44% si evince dal rendiconto dei flussi, l'ammortamento -0,83%); forte calo degli oneri finanziari; enorme calo delle perdite derivanti da derivati.

Aspetti negativi: aumento dei costi per servizi; calo dei ricavi; forte aumento del costo del personale; forte calo dei proventi finanziari; calo del valore di partecipazioni (quelle calcolate secondo il patrimonio netto); forte calo dei proventi delle stesse partecipazioni; utile netto di continuità in enorme calo; margine di profitto netto in nettissimo peggioramento e minore del 10% (questo denota una situazione di accanita concorrenza); utile x azione in forte calo.

Stato patrimoniale

Attività nn correnti -1,51%
Immobilizzazioni tecniche +1,54%
Scorte -7,05%
Attività immateriali +1,025%
Partecipazioni -21,5%
Altre attività finanziarie -7,89%
Altre attività nn correnti -12,70%
Attività correnti -1,84%
Rimanenze -5,43%
Crediti commerciali -0,24%
Liquidità +1,095%
Altre attività correnti -14,35%
Attività totali -1,64%
Passività nn correnti -1,94%
Debito a lungo termine -2,22%
Passività correnti -2,25%
Debito a breve termine +5%
Debiti commerciali -5,25%
Passività totali -2,04%
Debito totale -0,5%
Patrimonio netto -1,14%
Debito totale / Utile netto 15,257 anni (dal 7,534 anni)
Debito a lungo termine / Debito totale 74,94% (dal 76,25%)
Quoz. Liquidità 1,444 (dal 1,438)
Pass/Attività 0,5465 (dal 0,5528)

Aspetti positivi: aumento delle immobilizzazioni tecniche; aumento della liquidità; calo delle passività sia correnti che nn correnti; debito a lungo termine in calo; passività in calo; quoz. di liquidità buono e in leggerissimo miglioramento; pass/att ottimo e in leggerissimo miglioramento.

Aspetti negativi: calo delle attività nn correnti; forte calo delle partecipazioni e di altre attività finanziarie (detenute a lungo termine); calo delle attività correnti; calo del totale attività; aumento del debito a breve termine; calo del patrimonio netto; debito totale / utile netto in nettissimo peggioramento.

Rendiconto dei flussi di cassa

Flusso di cassa netto da attività operativa -43,02%
Flusso di cassa netto da attività di investimento -59,71%
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento -252,74% (vi è stato un calo nell'emissione di debito al netto dei rimborsi di debito -94,1%)
Free cash flow -47,33%
Interessi passivi -11,67% Interessi passivi/utile di gestione 7,03% (dal 4,5%)

Aspetti positivi: enorme calo dell'attività da finanziamento; forte calo degli interessi passivi che rimangono al di sotto del 10% dell'utile di gestione.

Aspetti negativi: forte calo del flusso di cassa da attività operativa; forte calo del Free cash flow.

Studio settoriale.
Portafoglio ordini ingegneria e costruzioni +6,8%
Vendita di gas -2,955%
Produzione di idrocarburi venduta -6,02%
Produzione di petrolio  -3,37%
Produzione di gas -2,38%
Vendita di prodotti petrolchimici -8,39%

Exploration and  production utile netto -16,10% (dovuto al calo del prezzo del petrolio principalmente)
Gas and power utile netto -159,36% (calo del 3,95% degli approvvigionamenti di gas ; cala del 18,53% la vendita di energia elettrica)
Refining and marketing +24,5% utile netto comunque negativo (vendite di prodotti raffinati -0,63%)
Versalis +4,89% utile netto comunque negativo
 Ingegneria e costruzioni utile netto -193,85%


Analisi di bilancio Fnm trimestrale marzo 2013

Fnm

Ricavi (91,96% verso parti correlate) -33,7% (dovuto al calo dei fondi pubblici ricevuti dall'azienda -83,87%) 
Materie prime +10,18%
Costo dei servizi +12,05%
Profitto lordo -44,61%
Margine di profitto lordo 67,37% (dal 80,64%)
Costo del personale -5,44%
Ammortamento e svalutazioni +2,57%
Ammortamento/Profitto lordo 12,35% (dal 6,67%)
Costi per investimenti finanziati -83,875%
Totale costi -37,41%
Proventi finanziari -32,11%
Oneri finanziari -15,28%
Utile netto -26,85% (il calo dell'utile è da imputare al fair value delle società valutate secondo il patrimonio netto; ovvero -67,26%)
Margine di profitto netto 11,55% (dal 10,47%)

Aspetti positivi: margine profitto lordo sopra il 40%; calo del costo del personale; forte calo dei costi totali (dovuto ad un calo dei costi per investimenti); forte calo degli oneri finanziari; margine di profitto netto in miglioramento (grazie al contenimento dei costi maggiore al calo dei ricavi).

Aspetti negativi: aumento del costo delle materie prime; aumento del costo dei servizi; forte calo dei ricavi; forte calo del profitto lordo; profitto lordo in netto peggioramento; aumento dell'ammortamento (rimane comunque contenuto); forte calo dei proventi finanziari; forte calo dell'utile netto.

Stato patrimoniale

Attività nn correnti -1,015%
Immobilizzazioni tecniche -1,465%
Attività immateriali +0,69%
Partecipazioni +1,03%
Crediti finanziari (99,99% verso parti correlate) -3,33%
Attività correnti -10,815%
Attività correnti escluse quelle verso parti correlate -35,29%
Rimanenze -1,47%
Crediti commerciali (85,75% verso parti correlate) +138,58%
Crediti commerciali verso parti correlate +192,18%
Crediti finanziari (99,57% verso parti correlate) +7,385%
Altri crediti (32,99% verso parti correlate)+6,07%
Altri crediti verso parti correlate +15,665%
Liquidità -54,59%
Attività totali -5,41%
Passività nn correnti +0,43%
Debito a lungo termine (45,965% verso parti correlate) -1,865%
Passività correnti -19,86%
Debito a breve termine (59,73% verso parti correlate) -7,1%
Debito a breve termine verso parti correlate -18,46% 
Debiti commerciali ( 1,69% verso parti correlate) -26,89% 
Passività totali -12,875%
Debito totale -4,24%
Patrimonio netto +1,79%
Debito totale / Utile netto 18,88 anni (da 14,422 anni)
Debito a lungo termine / Debito totale 55,88% (dal 54,52%)
Quoz. Liquidità 1,554 (dal 1,396)
Quoz. Liquidità escluse attività e passività correnti verso parti correlate 0,895 (dal 1,0985)
Pass/Attività 0,4522 (dal 0,4909)

Aspetti positivi: aumento delle partecipazioni; calo del debito a lungo termine; forte calo delle passività correnti; calo del debito a breve termine; calo delle passività totali; calo del debito totale; aumento del patrimonio netto; quoz. di liquidità in miglioramento; pass/att sotto lo 0,5 e in miglioramento.

Aspetti negativi: calo delle immobilizzazioni tecniche; calo delle attività nn correnti; calo delle attività correnti; aumentano troppo i crediti commerciali rispetto al calo dei ricavi (tra l'altro esclusivamente verso parti correlate; questo significa che Le Regioni posticipano di molto i pagamenti; in Primis la Regione Lombardia); forte calo della liquidità; calo delle attività totali; debito tot/utile netto in peggioramento; quoz. di liquidità escluse attività e passività correnti verso parti correlate minore di 1 e in peggioramento.

Indebitamento finanziario netto -38,27%

Studio settoriale.
Holding Risultato operativo/ricavi 13,95% (dal 9,40%)
Gestione infrastruttura ferroviaria 12,4% (dal 6,42%)
Trasporto su gomma 1,76% (dal 0,09%)

Situazione parti correlate del gruppo : utile lordo e utile lordo/ricavi

Fnm Spa +3,86% ; 33,61%
FerrovieNord +12,42% ; 9,24%
Fnm autoservizi +49% (utile negativo) ; -2,29%
Nord Ing +9,3% ; 4,73%
Trenord -67% ; 2,02% (la campagna di indennizzo si è completata in marzo 2013; ma i costi sono tutti accantonati nel bilancio 2012).
NordCom -48,47%; 1,83%
Nord Energia +42,47% ; 60,39%
CMC MeSta -17,47%
SeMs -47,66% ; 13,51%
NORD CARGO -1663,415% (utile molto negativo); -6,47%
Omnibus partecipazioni +0%

NB: la società può attraversare serie problematiche economiche in seguito alla lentezza dei pagamenti della pubblica amministrazione. Vedesi la situazione di Trenord. 6 partecipate su 11 hanno avuto cali importanti dell'utile. Da notare l'esposizione elevata verso parti correlate. Il settore non è facile e il legame con ambienti politici elevato.

sabato 24 agosto 2013

Analisi di bilancio Bb Biotech bilancio 2012

Bb Biotech

Conto economico

Ricavi +7912,86% di cui
Interessi attivi +18975%
Dividendi -8,06%
Utili su titoli da 0 chf del 2011 a 384,428 mln di chf
Costi -65,89% di cui
Perdite nette su titoli -100%
Costi finanziari -56,45%
Costi amministrativi +171,54%
Altri costi +31,66%
Utile netto +656,91%
Margine di profitto netto 93,72% (da -1331,52% del 2011)

Aspetti positivi: margine di profitto netto elevatissimo anche per il settore; enorme aumento dei ricavi: enorme aumento degli interessi attivi (prestito di 9,561 mln di chf); calo dei costi (in realtà non ci sono le perdite del 2011): enorme aumento dell'utile netto; forte calo dei costi finanziari.

Aspetti negativi: calo dei dividendi; importante aumento dei costi amministrativi; forte aumento degli altri costi.

Stato patrimoniale

Attività correnti +18,37%
Liquidità -40,38%
Titoli contabilizzati al fair value +20,20%
Altre attività correnti -74,52%
Totale attività +19,31%
Passività correnti -6,635%
Debito a breve termine -6,775%
Debiti verso brokers -5,38%
Totale passività -6,635%
Quoz. di liquidità 9,740 (dal 7,683)
Pass/attività 0,1018 (dal 0,1302)
Debito a breve termine/debito totale 100%
Debito totale/utile netto 0,37 anni
Patrimonio netto +23,19%

Aspetti positivi: forte aumento delle attività correnti; aumenta il fair value del portafoglio titoli; aumenta il totale attività; calo delle passività correnti; quoz. di liquidità in miglioramento e elevatissimo; pass/attività in miglioramento e semplicemente idilliaco; debito totale/utile netto bassissimo (ma attenzione quando vi è qualche annualità con utile neg); forte aumento del patrimonio netto.

Aspetti negativi: debito totalmente a breve termine; forte calo dei depositi bancari; forte calo delle altre attività correnti.

Rendiconto dei flussi di cassa

Flusso di cassa da attività operative -20,56%
Flusso di cassa da attività finanziarie +8,87% (non è stato pagato il dividendo)
Aumenta l'entità del buyback
Free cash flow +10,14%

Aspetti positivi: aumenta il buyback; non è stato pagato il dividendo (dopo il 2011 disastroso), aumento del free cash flow.

Aspetti negativi: forte calo del cash flow da attività operative.

Studio settoriale: biotecnologie.
Diversificazione valutaria: 70,7% usd ; 13,1% chf ; 6,9% dkk ; 9,3% altri.
Diversificazione settoriale: 36% Oncologia; 18% Infezioni; 16% Malattie cardiovascolari; 12% distrurbi metabolici; 3% Malattie autoimmuni; 15% altro.
Portafoglio: 30 società.

Celgene  14.3% Mpn 27,27%
Actelion 13.1% Mpn 19,76%
Gilead 10.1% Mpn 26,80%
Novo Nordisk 5.9% Mpn 27,43%
Vertex Pharmaceuticals  5.8% Mpn -7,13%
Incyte 5.8% Mpn -21,69%
Isis Pharmaceuticals  5.7% Mpn -80,81%
Ariad Pharmaceuticals  3.4% Mpn -19,82%
Medivation  3.3% Mpn -22,60%
Immunogen 3.1% Mpn -251,61%
Alexion Pharmaceuticals 2.9% Mpn 37,27%
Onyx Pharmaceuticals  2.8% Mpn -50,14%
The Medicines Company 2.6% Mpn 11,35%
Swedish Orphan Biovitrum  2.6% Mpn -1,74%
Halozyme Therapeutics 2.5% Mpn -225%
Biomarin Pharmaceutical  2.5% Mpn -13,25%
Glenmark Pharmaceuticals  2.3% Mpn 12,45%
Theravance  1.3% Mpn -18,05%
Endocyte  1.3% Mpn -51,52%
Lupin  1.2% Mpn 12,78%
Ipca Laboratories 1.1% Mpn 13,31%
Bavarian Nordic 1.0% Mpn -22,19%
Probiodrug  0.9 nn quotata
Achillion Pharmaceuticals 0.9% Mpn -2008%
Optimer Pharmaceuticals 0.9% Mpn -55,7%
Strides Arcolab 0.8% Mpn 10,04%
Radius Health  0.7% nn quotata
Dendreon  0.6% Mpn -123,91%
Idenix Pharmaceuticals  0.4% Mpn -37,14%
Intercell  0.4% Mpn -53,85%

% società con utili positivi 54,3% (33.2% monopolio; 21,1% ottimo MPN).
% società con utili negativi 44,3%

Commento: società d'investimento nell'ambito delle biotecnologie. Settore difficile ove si eccelle o si fallisce. Il 54% è in utile positivo di cui il 33,2% in situazione di monopolio. Però si denota un 44,3% con utile negativo elevato. La società può alternare utili eccellenti a utili pessimi. La diversificazione è limitata a 30 titoli. Esposizione ai cambi ($ soprattutto).


mercoledì 14 agosto 2013

Analisi di bilancio Unipol semestrale giugno 2013

Unipol

Conto economico (confronto con la semestrale giugno 2012)

Ricavi +166,47% di cui
Premi netti +187,15%
Proventi derivanti da strumenti finanziari e da immobili +83,55%
Commissioni attive +3,13%
Spese di gestione +120,09%
Altri costi +640,19%
Oneri relativi a sinistri +173,9%
Commissioni passive +24,68%
Oneri derivanti da strumenti finanziari e da immobili +139,82%
Totale costi e oneri +170,165%
Utile netto +94,64%
Margine di profitto netto 1,89% (dal 3,16%)

Aspetti positivi: enorme aumento dei ricavi dovuto soprattutto ad un aumento dei premi assicurativi raccolti e in parte anche dai proventi di natura sia finanziaria sia derivanti da immobili.Raddoppia l'utile netto.

Aspetti negativi: poco meno che dimezzato il margine di profitto netto; enorme aumento delle spese di gestione (e casualmente anche di quelle amministrative); forte aumento delle commissioni passive; enorme aumento di altri costi nn specificati; enorme aumento degli oneri relativi a sinistri; enorme aumento degli oneri derivanti da strumenti finanziari e da immobili.

NB: L'aumento dei premi netti supera l'aumento degli oneri assicurativi; l'aumento delle commissioni passive supera l'aumento delle commissioni attive; gli oneri derivanti da strumenti finanziari e da immobili supera i proventi. L'aumento dei costi supera quello dei ricavi. 

Stato patrimoniale (confronto con il bilancio annuale 2012)

Attività nn correnti +51,5%
Immobilizzazioni tecniche -3,80%
Attività immateriali -7,04%
Attività nn correnti possedute x la vendita +52132.47%
Investimenti immobiliari -5,215%
Attività correnti -5,05%
Partecipazioni -0,97%
Attività finanziarie disponibili alla vendita -5,48%
Attività finanziarie al fair value -2,16%
Crediti finanziari -3,93%
Crediti finanziari assicurativi e riassicurativi -21,215%
Liquidità +26,25%
Altre attività correnti +22,85%
Attività totali -0,3%
Passività consolidate (riserve tecniche per pagare i sinistri) -5,82%
Passività finanziarie -0,69%
Passività correnti derivanti da operazioni di assicurazione e riassicurazione -9.44%
Passività di un gruppo destinato alla vendita +236025%
Altre passività +168,38%
Passività totali -0,28%
Debito totale -1,79%
Patrimonio netto -0,32%
Debito totale / Utile netto 89,933 anni (dal 146,310)
Pass/Attività 0,9081 (dal 0,9080)



Aspetti positivi: forte aumento delle attività nn correnti (dovuto alle attività possedute x la vendita); forte aumento della liquidità; forte aumento delle altre attività correnti; calo delle riserve tecniche; calo delle passività correnti assicurative e riassicurative ; calo del debito totale; debito tot/ utile netto in netto miglioramento.

Aspetti negativi: calo delle immobilizzazioni tecniche; calo degli investimenti immobiliari; clo delle attività correnti;enorme aumento delle altre passività; debito tot/ utile netto sempre elevatissimo; pass/attività elevato; calo dei crediti finanziari ; enorme aumento delle passività collegate alle attività possedute x la vendita.

NB: nn è stato possibile calcolare il quoz. di liquidità (mancanza di una separazione netta tra passività correnti e nn correnti) visto che nn è ancora presente la semestrale completa con annesse note integrative. Si è dovuto ricorre manualmente al calcolo sia delle attività correnti e nn correnti; sia del debito totale. Manca il rendiconto dei flussi di cassa. Fatto gravissimo.

Analisi di bilancio Tod'S semestrale giugno 2013

Tod's

Conto economico (confronto con la semestrale giugno 2012)

Ricavi +1,4%
Costi operativi +0,23%
Costo dei servizi -13,98%
Costo del personale +7,67%
Costo delle materie prime -4,1%
Costo x utilizzo di beni di terzi +21,435%
Ammortamento e svalutazioni +1,1%
Proventi finaziari +1,17%
Oneri finanziari +25,14%
Oneri / Utile di gestione 9,50% (dal 7,94%)
Oneri al netto dei proventi +369,68%
Utile netto +1,78%
Margine di profitto netto 15,26% (dal 15,2%)
Utile x azione +1,65%

Aspetti positivi: aumento dei ricavi; forte calo del costo dei servizi; calo del costo delle materie prime; aumento leggero dei proventi; aumento dell'utile netto; ottimo margine di profitto netto stabile; aumento dell'utile x azione; costi operativi stabili.

Aspetti negativi: aumento del costo del personale; forte aumento del costo x utilizzo di beni terzi;leggero aumento dell'ammortamento; forte aumento degli oneri finanziari comunque sotto il 10% dell'utile di gestione.

Stato patrimoniale (confronto con il bilancio annuale 2012)

Attività nn correnti -0,03%
Immobilizzazioni tecniche -2,58%
Attività immateriali -0,13%
Altre attività nn correnti +8,76%
Attività correnti +1,98%
Rimanenze +7,39%
Crediti commerciali -5,26%
Liquidità +2,82%
Attività x derivati -66,24%
Attività totali +1,13%
Passività nn correnti -0,69%
Debito a lungo termine -2,18%
Passività correnti +11,03%
Debito a breve termine +8,81%
Debiti commerciali +7,44%
Strumenti derivati -10,915%
Passività totali +7,27%
Debito totale +3,78%
Patrimonio netto +8,99%
Debito totale / Utile netto 1,564 anni (da 1,768 anni)
Debito a lungo termine / Debito totale 43,13% (dal 45,76%)
Quoz. Liquidità 2,710 (dal 2,951)
Pass/Attività 0,3063 (dal 0,2888)

Aspetti positivi: aumento delle altre attività nn correnti; aumento delle attività correnti; aumento delle rimanenze (in linea con l'aumento dei ricavi); calo dei crediti commerciali e aumento dei debiti commerciali; aumento della liquidità; aumento delle attività totali; calo del debito a lungo termine; calo degli strumenti derivati; aumento del patrimonio netto; debito tot/utile netto eccellente e in miglioramento; ottimo quoz. di liquidità; eccellente pass/attività.

Aspetti negativi: calo delle immobilizzazioni tecniche;forte calo delle attività x derivati; forte aumento delle passività correnti; aumento del debito a breve; aumento del debito totale; aumento delle passività totali; quoz. di liquiditò in peggioramento; pass/attività in leggero peggioramento.

Rendiconto dei flussi di cassa (confronto con la semestrale giugno 2012)

Cash Flow +3,94%
Cash Flow operativo +63,56%
Cash Flow da finanziamento -15,83% (valore negativo; quindi meno debiti emessi)
Free Cash Flow +125,07% (8,5 mln)

Aspetti positivi: aumento del cash flow; fortissimo aumento del FcF; forte aumento del cash flow; calo del cash flow da finanziamenti.



martedì 13 agosto 2013

Analisi di bilancio Snam semestrale giugno 2013

Snam

Conto economico

Ricavi +2,25%
Costi x servizi +3,35%
Costo del lavoro -3,955%
Margine di profitto lordo 82,2% (dal 82,23%)
Ammortamento e svalutazioni +8,99%
Ammortamento/ Profitto lordo 24,01% (dal 22,48%)
Oneri/ utile di gestione 25,98% (dal 12,44%)
Oneri finanziari +110,32%
Strumenti derivati -100%
Oneri al netto dei proventi +56,89%
Utile netto -9,055%
Margine di profitto netto 24,25% (dal 27,27%)

Aspetti positivi: aumento dei ricavi; calo del costo del lavoro; ottimo margine di profitto lordo; azzeramento delle perdite derivanti da strumenti derivati; margine di profitto netto sempre ottimo.

Aspetti negativi: aumento del costo x i servizi; aumento dell'ammortamento; enorme aumento degli oneri anche in rapporto all'utile di gestione; ammortamento alto; calo dell'utile netto; margine di profitto netto in peggioramento.

Stato patrimoniale

Attività nn correnti +0,18%
Immobilizzazioni tecniche +0,15%
Attività immateriali +0,5%
Partecipazioni -9,09%
Altre attività nn correnti +26,92%
Attività correnti +1,73%
Liquidità -73,33%
Crediti commerciali +9,23% ( +3,3% verso parti correlate)
Rimanenze -9,41%
Altre attività correnti -26,96%
Attività totali +0,35%
Passività nn correnti -2,41%
Debito a lungo termine -2,38%
Passività correnti +19,84%
Debito a breve termine +43,46%
Debiti commerciali +2,71%
Passività totali +0,77%
Patrimonio netto -0,845%
Debito totale +0,47%
Debito tot / utile netto 29,132 anni (da 26,685 anni)
Debito lungo termine / debito tot 91,21% ( dal 93,78%)
Quoz. liquidità 0,8831 ( dal 1,0403)
Pass/attività 0,7412 (dal 0,7380)

Aspetti positivi: forte aumento delle altre attività nn correnti; calo delle passività nn correnti; calo del debito a lungo termine; buon pass/attività.

Aspetti negativi: calo delle partecipazioni; forte calo della liquidità; forte calo delle altre attività correnti; forte aumento delle passività correnti; forte aumento del debito a breve; debito tot/utile netto in peggioramento; quoz. di liquidità in netto peggioramento e sotto livelli accettabili; pass/attività in leggero peggioramento.

Rendiconto dei flussi di cassa

Flussi da attività operativa +72,64%
Incremento debiti a breve +14,01%
Dividendi distribuiti +7,19%
Free cash flow +670% (342 mln)

Aspetti positivi: enorme aumento del FCF; forte aumento dei flussi da attività operativa.

Aspetti negativi: incremento del debito a breve e incremento dei dividendi.