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sabato 25 aprile 2015

Analisi Bilancio Carige 2014

Allora inizio una breve discussione utile x tutti e anche a chi parteciperà giovedì all'assemblea. 

Il margine di interesse ha subito nel 2014 un calo del 18% dovuto in parte ad un calo degli interessi attivi ovvero -20% contrastato in piccola parte da un calo del 21% degli interessi passivi. La riduzione di quest'ultimi è da imputare alla riduzione dei debiti verso le banche,ad interessi bassi,al calo dei titoli in circolazione.
Il calo invece degli interessi attivi è dovuto ad una riduzione degli interessi procurati dalle attività disponibili x la vendita (come Creditis) ,da un calo dei ricavi verso la clientela e da un aumento sul totale dei crdditi di quelli deteriorati. La flessione dei volumi intermediati dovrebbe aver provocato un -40 mln. Mentre l'effetto tasso un -36 mln.
X effetto tasso si intende il tasso d'interesse dei credti/attività - il tasso d'interesse delle Passività. Questo tasso differenziale si è attestato tra 1,86% e 1,96% nel 2014. In leggero miglioramento nell'ultima parte dell'anno.
Notare però che nonostante ciò, il margine d'interesse nelle quattro trimestrali ha presentato un andamento decrescente. Passando da 97,7 mln,poi 89,1 mln,94,2 mln e nel Q4 72,5 mln.
In controtendenza cn l'effetto tasso ( e quindi imputabile a minori crediti).
INFATTI se si vanno a vedere gli impieghi si denota un bel -1,12% ,si passa da 26,8 mld a 26,5 mld. Evidenziando un andamento negativo verso la clientela -6,38% ( si passa da 23,5 mld a 22 mld). Mentre un boom verso istituzionali +33,33% da 3,3 mld a 4,4 mld. Notare che nei crediti verso la clientela abbiamo un calo maggiore nei crediti verso le imprese -11,2% e minore verso i privati -5,5%. Si riscontra inoltre un aumento dei crediti deteriorati +14,1%.
Crediti deteriorati lordi che rappresentano il 24,49% dei crediti lordi totali (in aumento dl 20,63%). Netti invece rappresentano il 16,44% del totale mentre nel 2013 erano il 14,35%.
Quindi la situazione creditoria nonostante le svalutazioni continua a peggiorare.
La banca è corsa ai ripari,seguendo l'instruttoria della Bce, aumentando gli accantonamenti. Questo si evidenzia cn un coverage ratio sul credito deteriorato passato dal 36% al 39,9% e nello specifico un coverage ratio sulle sofferenze passato dal 56,3% al 58,5%. Coverage ratio sui crediti totali passato dal 8% al 10,6%.
Personalmente trovo una scelta giusta aumentare la copertura sui crediti deteriorati. Trovo demenziale aumentare il coverage ratio sui crediti in bonis dallo 0,7% al 1% (avrei usato questo 0,3% sui crediti deteriorati).
Le rettifiche di valore sui crediti sn passate dallo disastroso 1043 mln del 2013 a 645,5 mln nel 2014.

Anche le commissioni nette calano. Precisamente del 5,7%. Quelle attive fanno -5,66% quelle passive -5,35%. Il calo si fa sentire a causa della vendita a fine 2013 della Sgr e sempre x la debolezza dei volumi intermediati nel settore creditizio. Notare che il dato nn comprende le commissioni di collocamento di Bancassurance.
Sulle commissioni nette il calo è sia su quelle attribuibili ai conti correnti -2,6% (quindi più conti correnti nn indica più commissioni, perché il cliente può anche ridurre la movimentazione).
-12,68% da intermediazione e consulenza (la Sgr è stata venduta,la Cesare Ponti nn viene sfruttata a dovere visto che dovrebbe interessare il private banking e quindi la clientela danarosa). Attività commerciale -2,15%.


Sui dividendi abbiamo un exploit del 283%. Immagino anche grazie ai dividendi elargiti dall'autostrada dei fiori.
Abbiamo finalmente un risultato netto da attività di negoziazione che nn impatta sul bilancio (nel 2013 era un loss di 278 mln). D'altra parte cala l'utile da cessioni di att. Fin disponibili x la vendita (anche questo è straordinario e nn viene minimamente considerato dalla banca...). Nel 2013 erano 328 mln ,nel 2014 85 mln.

Quindi margine di intermediazione in calo -10,5%.
Quindi fin qui il 2013 è stato migliore del 2014.
Poi ahimè vi sn rettifiche sui crediti. Infatti dopo questa voce il risultato netto della gestione finanziaria risulta nel 2014 di 45,5 mln . Nel 2013 -285,3 mln.


Poi i costi operativi. E qui spendo qualche parola. 600 esodati incentivati cn 50 possibili risparmi annui (nn presenti nel bilancio 2014). 36 filiali chiuse su 80-90 del piano industriale.
Ma i costi operativi sn aumentati.+4,95%. Sia x una revisione della struttura retributiva cn stime di 59 mln ,sia x oneri legati all'incentibazione degli esodati.
Quindi spese amministrative +4,42% di cui spese personale +8,82% e altre spese -2,1%.sn conteggiate in questi costi operativi anche un -4,34% di rettifiche su attività materiali e un -5,07% su attività immateriali.
Notare in crollo da 98,5 mln del 2013 a 4,9 mln del 2014 dell'utile da partecipazioni (imputabile a chi? Ramo assicurativo e altro?).
Infine le celebri rettifiche sull'avviamento passate da -1654 mln nel 2013 a -16 mln nel 2014.

Quindi utile lordo 2014 che passa da -2426 a -579 mln
Utile netto 2014 -408,2 mln. 
Ma poi vi sn -138,7 mln di perdite derivanti da attività nn correnti in via di dismissione . Questa voce risente della svalutazione tra il valore di bilancio e il fair value più i costi di vendita compensato dagli utili prodotti tutto del ramo assicurativo (quello tra poco ceduto ad Apollo).
Quindi utile netto finale -546,9 mln.

Sulle componenti nn ricorrenti, secondo Carige ammontano a 290 mln. Di cui 219 mln dalla minusvalenza delle compagnie assicurative, 44 mln dei costi del personale,11,6 mln dalla svalutazione dell'avviamento della Cr di Carrara e 1,5 mln dai costi di chiusura delle 36 filiali.
Poi però parlando dei costi operativi salta fuori che forse la parte nn ricorrente è 65,3 mln.

Breve andamento dello stato patrimoniale.
Calano le attività finanziarie detenute x la negoziazione ovvero -45,9% in un ottica di riduzione del rischio (Rwa),diminuiscono le attività disponibili per la vendita -51%,crollano i crediti verso le banche -36,5%, calano del 4% i crediti verso la clientela, aumentano i derivati di copertura inseriti nell'attivo +60%, attività materiali stabili,calano del 18% le attività immateriali,stabili le partecipazioni +1%,mentre le attività non correnti in via di dismissioni +9,3% (il settore assicurativo è conteggiato qui).

Quindi attivo totale -9,13%.

Migliora nettamente il passivo.
Debiti verso le banche -77% (da 8161 mln a 1877 mln), aumenta il debito verso la clientela +19,59% (è la raccolta), calano i titoli in circolazione -11,89%(prestiti obbligazionari sul mercato che passano da 9170 mln a 8089mln -11,79%), calano le Passività finanziarie al fair value -5,41%,aumentano i derivati di copertura iscritti nel passivo +12,5%.

Totale Passività -9,93%.

Passività/Attività 0,9526 rimane comunque elevato.
Ma il debito bancario cala enormemente.

Addentrandoci nello stato patrimoniale, si denota una raccolta totale in aumento del 3,28% che passa da 45,8 mld a 47,3 mld. 

Nello specifico la raccolta diretta aumenta del 5,18% passando da 25,1 mld a 26,4 mld.
Analizzando la raccolta diretta si denota un calo del 3,303% della parte Retail da 19,8 mld a 19,2 mld (calo causato dal temporaneo blocco imposto dal 2013 dlla Banca d'Italia sull'emissione di obbligazioni ,ripresa a luglio con una tranche subordinata di 450 mln), aumenta del 49% la parte Istituzionale che passa da 4,9 mld a 7,3 mld (principalmente grazie ai Pronti contro termine con controparte finanziaria che esplodono da 0,3 mld a 2,4 mld +700%), la componente Core +5,04% passa da 13,9 mld a 14,6 mld la quale si suddivide in conti correnti +0,44% da 12794 mln a 12850 e depositi vincolati +30%.

La raccolta indiretta sale solo dello 0,97% e passa da 20,7 mld a 20,9 mld.
Questa si suddivide nel risparmio gestito che aumenta del 8,51% passando da 9,4 mld a 10,2 mld (notare i Fondi comuni +15,22% da 4,6 mld a 5,3 mld e la Banca assurance da 4,3 mld a 4,5 mld +4,65% con 640 mln di premi incassati +5% rispetto ai 609 mln del 2013 grazie alle polizze unit e index linked).
E nel risparmio amministrato -6,14% da 11,4 mld a 10,7 mld. Con un forte calo sia dei tds -12,62%,sia delle obbligazioni -19,93%, sia delle azioni -12,57%.

Il portafoglio titoli passa da 6,4 mld a 3 mld (quindi in futuro caleranno gli interessi visto che la duration totale dei tds italiani è stata ridotta a 2 anni e quindi sono state venduti i titoli a lunga scadenza).Da questa voce è escusa la partecipazione nella Banca d'Italia.
Portafoglio titoli suddiviso in: Tds italiani 90,5% ; altri titoli garantiti dallo stato italiano 7,1%; azioni e fondi 0,6%;obbligazioni 1,7% (tra cui una posizione marginale sui tds ellenici).
La riduzione del portafoglio titoli è stata adottata in un 'ottica di riduzione del rischio a fronte di una redditività minore dello stesso.

Sul debito verso le banche bisogna sottolineare il rimborso in anticipo del Ltro alla Bce pari a 7 mld e l'accesso al Tltro da 1,1 mld.
Nello specifico il profilo di liquidità passa da 10585 mln a 5501 mln -48,03%.Ovvero il Ltro da 7097 mln viene sostituito dal Tltro da 1130 mln; imentre le attività libere passano da 2766 mln a 3829 mln . Poi vi sn 722 mln di Pct a breve scadenza passati a 548 mln.

Le scadenza obbligazionarie:

2015 2210 mln
2016 2065 mln
2017 1487 mln
Oltre il 2017 2998 mln

All'interno dei crediti della clientela bisogna evidenziare:
Conti correnti -9,7% passando da 2374 mln a 2144 mln
Pct +38,2%
Mutui -10,83% passando da 12447 mln a 11098 mln
Carte di credito/prestiti personali e cessioni del quinto -85,74% passando da 639 mln a 91 mln
Leasing -3,23%
Altri crediti -25,97% passando da 3073 mln a 2275
Attività deteriorate +14,14% passando da 5679 mln a 6482

Questi dati evidenziano una crisi nell'elargizione del credito dovuto alla mancanza di liquidità della banca causata da un Cet1 ratio di 8,4%

Le attività ponderate x il rischio Rwa passano da 23,1 mld a 20,5 mld .



Cassa di risparmio di Savona l'utile netto passa da -75,4 mln a 11 mln
Banca Monte di Lucca l'utile netto passa da -82,5 mln a 28,3 mln
Cassa di risparmio di Carra l'utile netto passa da 8,2 mln a -0,6 mln
Cesare Ponti l'utile netto passa da -29,6 mln a 2,2 mln
Carige Assicurazioni l'utile netto passa da -98mln a 28 mln
Carige Vita nuova l'utile netto passa da -42 mln a 31 mln
Creditis servizi finanziari l'utile netto passa da 8,8 mln a 12,5 mln

Nb notare che la Cesare Ponti ha aumentato nel 2014 i margini di intermediazione del 409% pari a 16,3 mln. Con una raccolta diretta in aumento del 13,56% ovvero un totale di 366 mln e una raccolta indiretta in calo del 7,49% .

La partecipazione nell 'autostrada dei Fiori ha portato alla Carige 4 mln di dividendi . Questa autostrada vale in totale circa 91,2 mln. Ha avuto 26,6 mln di utile netto e 167,7 mln di ricavi, con un margine di profitto netto del 15,86% (superiore a Sias ,Astm e ad autostrade Meridionali).

I contratti di servizi online sono passati da 405 mila a 422 mila +4,05% troppo poco.
La clientela della Carige è certamente molto anziana e poco mobile (per fortuna).
Il 67,7% della clientela ha un rapporto con la banca di oltre 10anni.
Ma solo il 6,2% ha un rapporto da 1 anno.

Attuale Cet1 ratio 8,4%.
Cet1 ratio post adc 850 mln 12,7% (il limite minimo imposto dlla Bce per fine luglio è del 11,5%).
Notare che sull'andamento 2015 la banca stima un contributo di -0,1% (quindi la banca stima un utile netto 2015 negativo).

Domande personali poste al Ceo Montani


1)La società dichiara fra gli obbiettivi del piano industriale di voler migliorare i margini di intermediazione entro il 2019. Come può riuscire a raggiungere quest'obbiettivo? Visto il calo degli interessi attivi dovuto alla riduzione dei crediti verso la clientela e alla riduzione degli interessi delle attività disponibili per la vendita;visto un effetto tasso in leggerissimo miglioramento che passa da 1,86% a solo 1,96%; visto un calo delle commissioni attive dovute in parte ad una gestione del portafoglio che cala del 90%;visto un andamento su base trimestrale del margine di interesse che passa da 97,7 mln della prima trimestrale a 72,5 mln dell'ultima trimestrale; visto un rapporto costi operativi/margine di intermediazione in aumento?

2)Sulla questione dei crediti deteriorati in aumento,avete poc'anzi affermato che nel 2016 vi sarà la vendita di un pacchetto di circa 1,5 mld. Avete preso in considerazione la possibilita' di creare una Bad bank? Visto il parere positivo del Governo.
Inoltre riguardo il coverage ratio per i crediti in bonis perché avete aumentato la copertura dallo 0,7% al 1% ? Non era meglio utilizzare questo 0,3% per i crediti deteriorati?

3)Dopo la voce dell'utile netto negativo pari a 546,9 mln vi è la redditività complessiva pari ad un risultato negativo di 605,4 mln dovuta a due voci i piani a benefici definiti -57,5 mln e la copertura dei flussi finanziari -44 mln. Siccome anche nelle note integrative non vi è alcuna delucidazione su tali voci, cosa sono?

4)Per quanto rigurda il calcolo dell'impairment test dell'avviamento delle partecipazioni interne alla banca ho notato che usate il dividend discount model. Siccome una partecipazione potrebbe benissimo distribuire dividendi e fare utili incrementando anche il debito perché non utilizzate il discount cash flow method? Vi sarebbe una maggior veridicità del dato e un minor rischio di svalutazioni concentrate in un solo anno.

5)Perché fare un adc iperdiluitivo e negativo per gli azionisti da 850 mln, visto che cn tale cifra si arriverebbe ad un Cet1 ratio di 12,7% superiore al limite Bce del 11,5%? Non si potrebbe ridurlo a 800 mln? E qual'ora volessimo farlo di tale entità perché vendere pezzi pregiati della banca come Cesare Ponti e la Creditis servizi finanziari? Ma soprattutto perché vendere la partecipazione nell'autostrada deiFiori che presenta un margine di profitto netto superiore a gruppi come Sias e Astm?

6)Per quanto riguarda la cartolarizzazione Argo Mortgage ,effettuata dal 2004 al 2006, presente a pagina 310 del bilancio, si è conclusa completamente ? Visto che nel 2014 ha portato 5,2 mln di rettifiche.

Risposte ricevute dal Ceo Montani


1) Lei è molto bravo a leggere il bilancio ed a fare i conti in matematica. Ma il calo del margine di intermediazione vi è stato perché la banca era in uno stato di difficoltà patrimoniale e non aveva la liquidità per aumentare le entrate. È aritmetica molto semplice. Questi processi sono lunghi non avvengono in sei mesi (tono abbastanza iroso).

2)Sulla Bad bank ci stiamo attrezzando e soprattutto informando. È un processo lungo. Sicuramente venderemo nel 2016 1,5 mld di crediti deteriorati.

Sulla questione del coverage ratio non ha risposto

3)Non ha risposto

4)Non ho capito cosa mi abbia chiesto, non so di cosa lei abbia parlato (molto grave,significa che non conosce i metodi di valutazione delle partecipazioni utilizzati in ambito finanziario).

5)Il limite dell'11,5% imposto è elevato.Noi ci siamo prefissati x tutte le evenienze un ulteriore cuscinetto dello 0,5%. Una parte ulteriore serve per avere una sicurezza patrimoniale idonea ad elargire crediti.

Non risponde sulle possibili vendite.

6)La cartolarizzazione Argo avvenuta nel 2004 ,prima del mio mandato, penso sia terminata.

Conclusioni sull'adc e sulle possibili cessioni

L'adc sarà di 850 mln.
Tutto il capitale che sarà accumulato in seguito alle varie vendite sarà in più.
Il totale che Montani si prefigura di ricavare sn190 mln.
Di cui Banca Cesare Ponti (valore contabile 29,5) valutazione 35,6 .Offerta Finnat circa 40 mln.
Creditis servizi finanziari (valore contabile 54,1) valutazione 75 mln
Quote autostrada dei fiori 16,62% della Carige e 4%cassa di risparmio di Savona nel 2013 la valutazione a patrimonio netto 89,3 mln.
Si parla anche della dismissione di alcuni immobili.

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